Se hai letto il mio primo libro, il cui titolo è appunto “Attimo Vincente”, sai che per me il titolo di questo articolo è davvero qualcosa in cui credo: non ci sono poche opportunità nella vita, ce ne sono davvero tante, ovunque, sta a noi coglierle e, soprattutto, imparare a riconoscerle.

Come si fa?

Bisogna restare svegli, sempre, il più possibile aperti al nuovo, a ciò che ancora ci può stupire: e il miglior modo per farlo è proprio osservare il mondo con occhi curiosi, con l’idea che qualcosa di straordinario potrebbe succedere proprio tra poco, o dietro quell’angolo che stai per girare.

E poi, come recita una delle mie magliette: “quando sei felice, facci caso”!

Siamo troppo focalizzati su ciò che non va bene.

Lo siamo talmente tanto da non accorgerci di quelle cose che invece vanno bene, da non ricordarci di ciò di cui dovremmo invece essere grati, di ciò che forse troppe volte diamo per scontato.

Ieri per me è stata una giornata davvero speciale, nella sua semplicità.

Sabato e domenica si è svolto il terzo weekend del mio master, Evoluzione Coach, con i futuri coach che hanno passato due giorni intensi a formarsi e a mettersi in gioco.

Alcuni di loro arrivano davvero da lontano: pensa, Leo arriva addirittura dall’Irlanda.

Ecco.

Questa per me è una delle cose che potrei rischiare di dare per scontate.

Il pensiero che delle persone abbiano scelto il mio percorso per la loro crescita personale e professionale, e che alcune di loro facciano addirittura centinaia o addirittura migliaia di chilometri per esserci (senza nulla togliere a chi è più vicino, che comunque deve organizzarsi e fare delle scelte per esserci) mi riempie di gioia, di orgoglio, di senso di responsabilità.

Io vivo continuamente attimi vincenti con loro, anche quando sono frustrato per qualche motivo: e loro ne vivono altrettanti ogni volta che imparano qualcosa di nuovo, ogni volta che si scoprono capaci, ogni volta che si “illuminano”.

Te l’ho detto.

Gli attimi vincenti sono ovunque!

Andrea