Come si fa a far aumentare questa benedetta autostima?

La scorsa settimana abbiamo detto che il coraggio è l’ingrediente più importante, quello che può crescere man mano che cresce l’autostima.

Ok, assolutamente vero.

E se valesse anche l’inverso?

Ma come, dirai tu, se l’autostima serve ad avere coraggio e ad agire, come faccio a far crescere 

l’autostima in base al coraggio??? Io mica ce l’ho, tutto sto coraggio…

É proprio qui che, probabilmente, ti sbagli.

Premetto che in un articolo di blog non posso certo darti indicazioni precise che si adattino al tuo caso specifico e alla tua personalità, ma credo comunque di poterti dare degli spunti interessanti e di sicura efficacia, se vorrai seguirmi nel ragionamento e seguire appunto gli esercizi che ti voglio proporre.

Sei così sicura di non avere coraggio?

Facciamo un discorso molto onesto e consapevole…

Sei così sicura che nella tua vita quotidiana tu non faccia azioni coraggiose?

Mi spiego meglio.

A volte siamo portati a pensare che le azioni coraggiose siano cose di quel tipo che forse solo Superman può fare: salvare vite, buttarsi da un aeroplano senza paracadute in stile Mission Impossible, gettarsi in mezzo ad una strada trafficata per salvare un cucciolo di lemure…

Ti torna il discorso?

Ti riconosci?

Eppure, lo sai bene, il coraggio è qualcosa di molto più semplice.

E soprattutto qualcosa di molto più “quotidiano”.

Ha più coraggio superman a lanciarsi per salvare un treno in corsa…

… o una madre che ogni giorno ricopre a testa bassa i suoi molteplici ruoli sociali e familiari?

Ha più coraggio l’eroe di turno che si butta in un fiume per salvare qualcuno…

… o una persona che decide di essere sé stesso o sé stessa anche davanti ad una massa di persone urlanti e contrarie al suo credo?

Ha più coraggio una persona che si butta serenamente da un ponte per fare bungee jumping…

… o un imprenditore che nonostante le mille difficoltà continua a credere nel suo progetto e ad investire su crescita e persone?

Certo, mi potresti dire, ci vuole coraggio a buttarsi in un fiume all’improvviso o per lanciarsi da un ponte, seppur con un elastico legato ai piedi!

Verissimo.

Ma quelli sono atti unici, spesso irripetibili, e che non fanno di chi li porta a termine, per forza, una persona coraggiosa.

Il coraggio, quello vero, lo vedi soprattutto dalle piccole cose, dai gesti, dalle emozioni di una persona.

Ti ho convinta?

Bene.

Allora prendi una penna e dei post-it, o dei fogli, di diversi colori.

E un bel vaso di vetro, il più grande possibile, e comunque di una dimensione che tu possa tenere bene in vista su una mensola.

Ora voglio che tu scriva, proprio adesso mentre stai leggendo, almeno 3 cose coraggiose, 3 atti di coraggio, che hai fatto nell’ultima settimana. Una per ogni bigliettino o post-it.

Puoi anche scrivere cose che fai da tempo e che ora riconosci essere frutto del tuo coraggio.

E comunque ne puoi scrivere quante ne vuoi, ho scritto “almeno” 3…

Ora prendi i bigliettini e mettili dentro al vaso.

E prenditi l’impegno di fare questo esercizio ogni giorno, scrivendo almeno un bigliettino al giorno.

Tra una settimana mi aspetto che mi racconti come starà andando.

E soprattutto che tu mi dica che effetto ti fa vedere il barattolo che si riempie di foglietti colorati.

“Il barattolo del coraggio” inizia a prendere forma.

Goditelo.

🙂

Andrea