Quante volte ti è capitato di pensare di fare qualcosa ma poi ti sei bloccata al pensiero “chissà poi come reagirebbe quella persona…”?

Non ti sto parlando solo di persone di passaggio, di cui magari non ti importa più di tanto e per cui ci sta un bel “chissenefrega”, ma anche di persone più vicine, magari parenti stretti e amici molto vicini.

Ad esempio ricordo di un amico che, alcuni anni fa, mi invitò al suo matrimonio.

Ne fui felice, ma quando ricevetti l’invito cartaceo rimasi stupito dalla sua decisione di sposarsi in chiesa, in quanto sapevo che sia lui sia la futura moglie erano dichiaratamente atei e anche un po’ anti-clero…

Gli chiesi ovviamente come mai di quella scelta (sono curioso sì, e anche un po’ rompiballe…) e lui mi rispose che la decisione era stata presa con l’idea che la nonna, novantenne credente e praticante donna di chiesa, ci sarebbe rimasta male in caso contrario.

Potrei dirti cosa ho pensato allora (non ero ancora il Coach che sono ora…) e cosa penso ora di quella scelta e soprattutto della motivazione da cui è scaturita, ma ora il mio obiettivo è un altro.

Ora mi voglio soffermare su una scelta che è stata presa in base al desiderio altrui.

Anzi, in questo caso, al possibile desiderio altrui, perché alla nonna in questione non era mica stata data un’opzione di scelta.

Ti è mai capitata una cosa simile?

Forse dovrei chiederti “quando è l’ultima volta che ti è capitata?”

😉

Succede.

Siamo umani.

E siamo animali sociali, con fitte reti di relazioni sociali che intrecciano desideri, aspettative, giudizi e paure di ogni genere… non c’è niente di cui stupirsi.

E quindi qual è l’obiettivo di questo mio articolo?

Io sono un fan della consapevolezza.

Sono davvero convinto che quando si fanno scelte anche non proprio entusiaste, per non dire contro voglia, la cosa più importante sia appunto la consapevolezza.

Mi spiego meglio: non raccontarsela

Non c’è niente di male nello scegliere qualcosa perchè “devi”.

Non c’è niente di male nell’orientarsi su un’opinione altrui.

Non c’è niente di male nell’accettare una decisione altrui.

É molto peggio raccontarsi che quella sia una tua scelta, fingere che sia una cosa che ti piace, e magari lamentarti solo con te stessa, covare rabbia e fastidio.

Pensa, col tempo potresti arrivare pure a credere davvero di essere stata tu a decidere…

Perché ti sto dicendo questo?

Perchè dobbiamo allenarci alla verità.

Parlerò di questo tema anche in un futuro articolo, ma intanto ti dico che qualunque attoo di crescita personale passa attraverso la verità, soprattutto se fino ad ora, su quella cosa, ti sei raccontato una bugia.

Attenzione!

Non ti sto dicendo che ora devi uscire di casa e devi andare in giro a sbandierare i tuoi segreti o magari raccontare la verità a tutte le persone a cui nella vita hai mentito, anche se per cose piccole o di poco conto.

Ti sto dicendo che devi raccontare la verità alla persona che più conta nella tua vita: tu!

Anche se ti sembra di farlo sempre, forse c’è qualcosa che puoi osservare un po’ meglio.

Ci vuole impegno.

E soprattutto coraggio.

Ma si sa.

Le azioni che vengono dal cuore sono sempre le migliori.

Andrea